Testa in avanti: come migliorarla con l’osteopatia

Cos’è l’anteposizione del capo?

La cosiddetta postura “in avanti” della testa e del collo (e molto spesso anche delle spalle) è tra i problemi posturali più diffusi in assoluto. Questo anche a causa della diffusione di pc, smartphone e tablet, che portano a mantenere il tratto cervicale disallineato e in tensione per lunghi periodi. 

Oltre a creare un inestetismo, tenere la testa in avanti può provocare una serie di disfunzioni importanti che, se protratte nel tempo, possono causare dolore. Non è raro, infatti, vedere questo atteggiamento posturale in persone che soffrono di problematiche come cervicalgia o dolori di spalla.

Le conseguenze posturali  

Alcuni studi hanno dimostrato che per ogni centimetro di “avanzamento posturale”, il peso percepito dalla testa aumenta di 2 kg. Questo significa che, se il tuo cranio pesa 6 Kg (valore medio), bastano 3 cm di avanzamento per farlo percepire come pesante il doppio. 

È quindi evidente come un apparentemente piccolo difetto posturale come questo possa creare scompensi importanti. Quando si va ad alterare la postura, è infatti inevitabile che tutto l’organismo ne risenta. 

In una situazione ideale, ogni segmento articolare e disco intervertebrale è sottoposto ad una pressione ripartita in modo più o meno uguale su tutte le strutture, in questa situazione muscoli e legamenti possono lavorare fisiologicamente. In altre parole, quando la testa è “dritta”, l’intero sistema è in grado di ammortizzare bene tutti gli stimoli e le forze esterne al quale è sottoposto.

Quando vi è però un’anteposizione del capo, questo equilibrio viene meno, generando scompensi, tensioni e dolori di vario tipo.

L'anteposizione del capo e le conseguenze posturali che comporta
L’anteposizione del capo e le conseguenze posturali che comporta

Testa in avanti: è sempre un problema?

C’è però da fare una precisazione importante, non è per forza detto che avere questo tipo di postura porti necessariamente ad avere delle conseguenze dolorose

Nell’immaginario comune, per stare bene è necessario essere “dritti”, ma in pochi lo sono davvero e spesso le persone “dritte” hanno gli stessi problemi di quelle “storte”. Il corpo umano spesso tende a disallinearsi dalla sua postura originale per cercare di compensare qualche situazione dolorosa. Tra le principali cause di questo disallineamento che può portare ad una postura con la testa “in avanti” vi sono i traumi fisici (es. colpo di frusta), problemi legati alla vista o alla masticazione e anche fattori di tipo psicologico, come lo stress. 

Diversi studi hanno però dimostrato che spesso le persone che presentano un’anteposizione del capo tendono ad avere maggior dolore al collo. Qual è quindi, la relazione causa-effetto che lega dolore e postura? Le persone hanno dolore perché hanno la testa troppo in avanti, oppure hanno la testa in avanti perché il loro corpo cerca in qualche modo di ridurre un dolore preesistente? Purtroppo, a questa domanda non vi è una risposta univoca.

Cosa può fare l’osteopatia?

Viste le diverse possibili cause del dolore legato a questo tipo di postura, l’approccio multidisciplinare sicuramente è quello vincente. Tuttavia, proprio per la sua natura olistica, l’osteopatia può risultare molto utile in una prima fase di valutazione. Attraverso un attento esame posturale, l’osteopata è infatti in grado di valutare la corretta funzionalità del tratto cervicale, e stabilire se il dolore è legato ad una errata postura trattabile direttamente in studio, oppure se si tratta di una condizione legata a problematiche che richiedono l’intervento di uno specialista esterno (es. optometrista o gnatologo).  

Naturalmente il ruolo dell’osteopata non si limiterà solo al trattamento della zona cervicale, ma anche di quelle disfunzioni a distanza che possono essere una concausa nello sviluppo del sintomo, cercando anche di migliorare l’intero schema posturale


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